Poteri sopranaturali e fisica quantistica

Fin dall'antichità, l'uomo ha voluto capire se ci fosse, e cosa ci fosse, dopo la morte. Gli stessi Egizi davano molta importanza all'anima, come dimostrano le numerose pitture trovate nelle loro tombe. D'altronde, i corredi funebri ci dicono tanto, non solo dal punto di vista archeologico, ma anche antropologico e spirituale. Se l'uomo del passato non avesse creduto nella sopravvivenza di un'anima dopo la morte del corpo, non avrebbe disposto nelle tombe oggetti personali del defunto, utili allo stesso nell'Aldilà. Così, presto si cercò anche di immaginare un Aldilà ideale, che assunse nomi diversi e, se un tempo si chiamava Paradiso, poi si chiamò Wallhalla o Eliseo. Ma perché l'uomo, ad un certo punto della sua storia, iniziò a credere nella vita oltre la morte? Forse per arrivare a quel momento con meno paura. O forse perché già allora si capì che qualcosa di vero poteva esserci, che la morte non voleva dire "fine assoluta".


In epoca moderna, quando ormai la scienza stava facendo passi da gigante, ci furono persone che cercarono di razionalizzare scientificamente l'idea di una vita oltre la morte corporale, così nacque lo "Spiritismo". Ciò avvenne specialmente in seguito alla comparsa in America di strani fatti che, a quanto pare, sembravano opera di entità defunte. Lo Spiritismo si diffuse presto in tutto il mondo, si formarono gruppi di studiosi e nacquero società o centri di Spiritismo. A seconda poi del diverso modo di procedere nella ricerca, lo Spiritismo di distinse in due diversi orientamenti:


- Spiritismo scientifico;


- Spiritismo (o spiritualismo) a sfondo esoterico e religioso;


Il massimo esponente di quest'ultimo orientamento fu il francese A. Kardec (1804/1869), i cui scritti fanno testo tutt'oggi (nel 1875 pubblica il suo "Les livres des esprits"). 






Nei primi del '900, si pensò che certi strani fenomeni fossero dipendenti da forze sconosciute ma proprie dell'uomo (fenomeni di tipo animico) mentre altri fossero dipendenti dall'azione esterna di una qualche entità (fenomeni di tipo spiritico). 
Richet, per differenziare tali fenomeni, coniò il termine Metapscichica. E dal 1953 (anno del Congresso Internazionale di Parapsicologia di Utrecht, in Olanda) si affiancò a tale termine quello di Parapsicologia, parola coniata dal filosofo tedesco M. Dessoir (1867/1947). 


Studiare la Parapsicologia non è facile, perché non c'è più grande mistero della mente umana, intesa sia come mente fisica che come coscienza, quindi anima, magari in grado di sopravvivere anche alla morte fisica. In fondo, se pensiamo che l'anima è una qualche forma di energia, dovrebbe essere normale per noi sapere che nessuna cosa si crea e nessuna si può distruggere, ma tutto si trasforma, liberando energia. 


Ogni giorno, in diverse parti del mondo, si compiono esperimenti con lo scopo di provare scientificamente la consistenza dello Spiritismo, l'esistenza di un qualcosa d'altro oltre la morte; l'esistenza dell'anima e la sua immortalità. Ma ciò non è facile, perché spesso i fenomeni Parapsicologici sono irripetibili, quindi non studiabili in laboratorio. Ma gli studiosi non si arrendono e ci provano lo stesso, magari derisi da altri loro colleghi più "aristotelici" perché, come Cristoforo Colombo, credono in un sogno e lottano per raggiungerlo, pur non immaginando dove arriveranno. 






CLASSIFICAZIONE DEI FENOMENI PSI:


I fenomeni detti PSI (cioè parapsicologici) si distinguono in due grandi campi:


- FENOMENI PSICOGNITIVI (Interessano fenomeni di carattere mentale, detti anche "puri", e prendono in considerazione quindi la TELEPATIA PURA e la CHIAROVEGGIENZA. Questo vuol dire che ciò che avviene riguarda solo la mente del medium, interiormente, senza alcun interferenza col mondo esterno);


- FENOMENI PARAFISICI (Interessano fenomeni cui effetti si notano a livello fisico e non solo mentale, per cui rientrano in questo campo i fenomeni di TELECINESI, PSICOCINESI, LEVITAZIONE, SCRITTURA DIRETTA, POLTERGEIST, VOCE DIRETTA, MUSICA MEDIANICA, GLOBI LUMINOSI, LAMPEGGIAMENTI, SCINTILLII, AURA e AUREOLE, PSICOFONIA, PSICOVISIONE, PSICOGRAFIA, GUARIGIONI PARANORMALI, INCOMBUSTIBILITÀ, FACHIRISMO, SMATERIALIZZAZIONE e FENOMENI DI TELEPLASTIA


Cioè, tutti quei fenomeni in cui un medium interagisce con l'ambiente circostante o in cui un fenomeno avvenga da solo e i cui effetti siano riscontrabili a un qualsiasi livello sensoriale).


Per avere più informazioni a riguardo, consiglio: "INTRODUZIONE ALLA PSICOLOGIA" di Enrico Marabini.






CLASSIFICAZIONE DEI FENOMENI ESP:


- la telepatia, la capacità di leggere nel pensiero e di comunicare attraverso di esso;
- la telecinesi, la capacità di influire sulla realtà fisica con il pensiero; 
- la teleillusione, la capacità di ingannare i sensi altrui; 
- la telecoercizione, la capacità di costringere altri individui a fare ciò che si desidera (diverso dall'ipnosi in quanto può, a quanto sembra, superare anche l'istinto di conservazione del soggetto);
- la telemetria, la capacità di conoscere il passato di un oggetto o di una person



(Articolo di Dott. Giorgio Pastore)















Poteri sopranaturali secondo la fisica quantistica




La fisica quantistica ci dice che il mondo e l’universo sono una realtà fenomenica (costituita cioè da fenomeni) e che i fenomeni, così costitutivi della realtà, sono una realtà realizzata e osservata dalla Coscienza quantica. Il fenomeno paranormale è anch’esso un fenomeno ed è anch’esso un prodotto della mente, dell’anima umana, incarnata o disincarnata.

L’atomo, che è la base di tutto, ha una duplice natura e una duplice funzione: ondulatoria e corpuscolare. Nel suo “aspetto” ondulatorio è un’onda di probabilità e una vibrazione di energia che collassa in atomo corpuscolare, dando così luogo ad una realtà (corpuscolare, concreta). Tale collasso e tale cambiamento di natura e funzione avvengono a seguito dell’osservazione (o della sperimentazione) di un osservatore (o dello sperimentatore). La Realtà, dunque, è tale in quanto è osservata e quindi prodotta da un “osservatore”, che è la Coscienza quantica, ovvero la coscienza che funziona a livello quantistico.

La realtà così realizzata da tale Coscienza, appare pertanto essere una “realtà osservata” che ha natura di “fenomeno”, ovvero un qualcosa che “appare”, che “si dà” all’osservatore, il quale osservandola la fa collassare e la produce.

Il fenomeno, che è un insieme coordinato e finalizzato di atomi collassati in corpuscoli, parimenti insorge (“collassa”) da una sua interiorità profonda, dove ne giace l’Idea insieme a tante altre possibilità. Consideriamo e chiamiamo tale interiorità “anima del fenomeno”; in essa l’Idea esiste come fenomeno “in potenza”, in attesa di essere esteriorizzata, divenendo così fenomeno in atto.


Immediata arriva la deduzione che l’anima del fenomeno corrisponda, nel suo momento elementare, all’atomo ondulatorio, che come detto, è un’onda di probabilità, delle quali collassando, se ne realizza una. Parimenti nell’interiorità del fenomeno giace un’onda di Idee-possibilità, delle quali se ne realizzerà una, il fenomeno concreto corrispondente – sempre nel suo momento elementare – all’atomo corpuscolare.

In tale visuale va visto anche tutto l’universo, che è una realtà fenomenica: è costituito cioè da un insieme di fenomeni che sono in espansione nello spazio e nel tempo, a seguito del collasso Big Bang. Quindi tutto – dall’atomo al singolo specifico fenomeno, fino all’intero Universo – ruota e converge attorno al concetto di una realtà fatta di elementi e di eventi, che innanzitutto esistono in potenza, come possibilità, in una loro interiorità dinamica, che è anche una vibrazione di energia: l’onda di probabilità dell’atomo ondulatorio, l’Idea interiore al fenomeno, il punto infinitesimale ed infinito (“sintopico”) di energia, che esplode (“collassa”) nel Big Bang.

Questi elementi interiori e in potenza, per il loro dinamismo ed energia intrinseca, si esteriorizzano (collassando all’esterno) come elementi ed eventi concreti, in atto: l’atomo corpuscolare, il fenomeno, l’Universo. Ed è la Coscienza profonda, inconscia, che opera questo collasso. Ed è sempre la Coscienza che osserva l’esito di questo collassare, ed è alla Coscienza che tutto questo appare.

Il Pensiero profondo pensa il fenomeno, il fenomeno si dà e la Realtà si attua. Ma si attua “dentro” alla Coscienza, la quale guida e attua lo svolgimento della Realtà; non “giocando ai dadi”, come obiettava criticamente Einstein (affermando: “Dio non gioca ai dadi”), ma in base a dei valori e a dei fini che essa vuole conseguire. Insomma, il fenomeno e l’Universo sono una realtà che si manifesta esteriormente, ma che sgorga dall’anima interiore. La Coscienza quantica è la consapevolezza sconosciuta, profonda, che erutta fuori e realizza tale realtà. Ma è un “fuori” che proviene da un “dentro”, e che esiste grazie all’osservazione realizzata dall’esterno.

In questo modo e a questo livello quantico, l’oggettivo e il soggettivo non si distinguono più, sfumano l’uno nell’altro; ma questo, appunto, a livello di fisica quantica e di Coscienza quantica. A livello di fisica classica, galileiana e newtoniana, e a livello di vita quotidiana nulla cambia circa l’apparenza e il modo di essere oggettivo del mondo e dei suoi fenomeni, visti e vissuti come ben distinti dalla soggettività di chi percepisce, dal suo Io e dalla sua coscienza.

Tutto questo vale per i fenomeni normali e per il mondo attorno a noi, ma anche pienamente per i fenomeni paranormali; anche per essi le cose stanno esattamente così. Infatti:

a) il fenomeno paranormale è anch’esso un fenomeno, cioè un qualcosa che “appare” e che avviene nel mondo.

b) anch’esso, come ogni altro fenomeno, collassa e appare, cioè affiora in forma fisica nel mondo, provenendo dall’interiorità, dall’anima a seguito di un “Big Bang emozionale”, di una vibrazione o sentimento dell’anima “percossa” da un trauma. Il parallelismo è pieno.

Dunque il fenomeno paranormale emerge nel nostro mondo materiale spazio-temporale, come prodotto dell’anima (nostra o di una Entità spirituale disincarnata), cioè da una interiorità non spazio-temporale. Costituisce l’espressione e l’attuazione concreta esterna – in forma dimensionataspaziotemporalmente – di una percezione extra-sensoriale altamente emozionale, e quindi carica di energia, originata nel profondo inconscio, dove quel fatto è in potenza, come possibilità che poi si attua, quando ne insorgono le motivazioni e le condizioni emozionali.

È chiara l’analogia con le concezioni del mondo quantico, dove l’atomo corpuscolare è l’attuazione (il “collasso”) in forma spazio-temporale, di una delle possibilità dell’atomo onda di probabilità adimensionale; dove il fenomeno che è un insieme coordinato di atomi corpuscolari, collassa dall’anima del fenomeno stesso; e l’Universo, che è un insieme di fenomeni spazio-temporali, nasce dal collasso (“Big Bang”) del punto iniziale di energia infinita e infinitesimale, in quanto tale adimensionale.

Tutto scaturisce da una propria interiorità, dove la realtà concreta spazio-temporale, sia normale che paranormale, già esiste “in potenza” e in modo non spazio-temporale, carica di energia vibrante, pronta ad attuarsi.

L’atomo onda di probabilità, l’anima del fenomeno, il punto infinito e infinitesimale che esplode nel Big Bang, cioè “l’interiorità” in quanto momento di energia vibrante, sono il luogo della sintropia. La realtà concreta che ne scaturisce, l’atomo corpuscolare, il fenomeno e l’Universo tutto, sono il luogo dell’entropia.

L’anima interiore dalla cui energia vibrante tutto discende, in quanto adimensionale e non spazio-temporale, è il luogo della sincronia, della sintopia (il “luogo” dell’assenza di dimensioni spaziali), dove tutto coesiste. Di conseguenza attengono a questa realtà interiore, il principio di “non località” e “l’entanglement”.

La realtà concreta che ne deriva è il luogo dello spazio e del tempo; che dunque non sono due contenitori vuoti che si riempiono via via dell’Universo in espansione, ma sono parametri e attributi, cioè modi di essere delle cose materiali. La realtà materiale esterna è retta dal principio di causalità, tutto avviene per causa ed effetto. Nell’interiorità dell’anima invece vige il principio di sincronicità, tutto si accompagna e avviene in base alla significatività di una cosa con l’altra.

In conclusione, la fisica quantistica, la coscienza quantica, la sintropia, la sincronia, lasincronicità junghiana, la sintopia, la “non località” (l’influenzamento di enti e stati separati) e l’entanglement conseguente, sono anche le nuove frontiere della parapsicologia.Questo perché tali principi e modi di essere sono propri di ciò che esiste nell’interiorità; e perché i fenomeni paranormali al pari di tutti gli altri fenomeni normali, sgorgano dall’interiorità; nascono da un’Idea, da un pensiero dell’anima, che è un campo di possibilità indeterminate e di energia vibrante, che collassando per la vibrazione della propria energia, assume la natura e la funzione di fenomeno fisico (a partire dall’atomo corpuscolare) e realizza – come complesso organico e organizzato di fenomeni – l’Universo spazio-temporale ed entropico, un Universo che è fenomenico, comprensivo dei fenomeni normali e di quelli paranormali.

Una differenza sostanziale resta tuttavia fra i due tipi di fenomeno: i fenomeni normali nascono da un pensiero, da una percezione conscia, dall’anima mediata dai sensi. I fenomeni paranormali sgorgano più direttamente dall’anima, da una percezione e da una emozione extrasensoriali.




Articolo di Felice Masi













Poteri sopranaturali

Psicocinesi

La psicocinesi (derivante dal greco psyche ovvero mente e kinesis cioè movimento quindi letteralmente "muovere con la mente") nota anche come telecinesi è quel fenomeno paranormale per cui un essere vivente sarebbe in grado di agire sull'ambiente che lo circonda, manipolando oggetti inanimati, attraverso mezzi fisici invisibili e secondo modalità sconosciute alla scienza. La modalità più intuitiva per definire la psicocinesi è la capacità di spostare oggetti con il pensiero.



Il termine psicocinesi deriva dalle radici greche ψυχή- psico- e κίνησις -cinesiche significano, rispettivamente, anima e movimento. Ha soppiantato il vecchio termine telecinesi, ossia "movimento a distanza". Attualmente i fenomeni legati alla psicocinesi vengono identificati dai parapsicologi nella sigla Pk o, a volte,TK (in riferimento a telekinesis). Il termine telecinesi venne coniato nel 1890 dal ricercatore britannico Frederic William Henry Myers (1843-1901), uno dei fondatori della Society for Psychical Research, in Inghilterra. Tra le altre cose coniò anche il termine telepatia. Il termine psicocinesi venne usato per la prima volta nel 1914 dall'autore americano Henry Holt. Venne presto adottato dal famoso parapsicologo americano J. B. Rhine.



Secondo i parapsicologi esisterebbero numerose forme diverse di psicocinesi (psicocinesi vera e propria, levitazione, apporto, asporto, ectoplasma,materializzazione, smaterializzazione, poltergeist, psicofonia, psicografia,teleplastia). A differenza di fenomeni quali telepatia e chiaroveggenza, rappresenta una forma di medianità fisica.

La psicocinesi fa parte della numerosa serie di manifestazioni classificate nella parapsicologia, ma si manifesta anche in altri ambiti che non sono sempre naturali. Analoga manifestazione è quella della bilocazione, cioè la contemporanea presenza in più posti nello stesso momento. Gli ambienti mistici a sfondo religioso di matrice non essenzialmente cristiana sono stati interessati da questa fenomenologia.

Esisterebbero due categorie di psicocinesi:
Macro-Psicocinesi: interessa fatti che possono essere verificati ad occhio nudo, come la levitazione del medium, lo spostamento di un oggetto.
Micro-Psicocinesi: riguarda fenomeni non direttamente osservabili, come deboli modifiche della temperatura di un corpo o di un campo magnetico, o l'intervento in fenomeni probabilistici.

Psicocinesi è un termine usato per indicare anche vari fenomeni paranormali tra i quali:
Telecinesi, ovvero muovere la materia col pensiero (micro e macro: spostare, sollevare, agitare, creare vibrazioni, girare, piegare, spezzare, o frantumare).
Aumentare o rallentare le vibrazioni che esistono naturalmente negli atomi per alterare la temperatura di un oggetto.

Aerocinesi, facoltà di controllare il movimento dell'aria.
Idrocinesi, facoltà di controllare il movimento dell'acqua.
Levitazione
Elettrocinesi, facoltà di creare energia elettrica o di modificarla a piacimento.
Geocinesi, facoltà di controllare la terra e la crescita di piante e fiori.
Pirocinesi, facoltà di creare e modificare il fuoco
Criocinesi, facoltà di creare ghiaccio e correnti d'aria fredda.
Deformazione degli Oggetti (soprattutto dei metalli)
Alterazione delle Probabilità
Alterazione della Materia (detta anche Alchimia)
Biocinesi (Manipolazione della materia organica)
Atmocinesi (Controllo del clima col pensiero, per esempio la "danza della pioggia" degli indiani d'America)
Magnetismo (Controllo sui campi magnetici)
Fotocinesi o Lumocinesi (Controllo sulla luce)
Forme di Pensiero (proiezione nella realtà di un'immagine tridimensionale presente solo nella mente di una persone, per esempio i tulpa tibetani)










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Diario di una ragazza indaco di Michela Marini © COPYRIGHT 
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(Fonte articoli: 
http://www.fisicaquantistica.it/ 
http://frejiv.jimdo.com/ 
http://www.croponline.org/ 
http://www.ricercapsichica.it/articoli/ppconfrontoquantica.htm 
Rivisti da Diario di una ragazza indaco)

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