In Italia funziona così un pò per tutto… Dalle cose più frivole a quelle più importanti e gravi….Insomma: Chi sa tace. Si fa sempre finta di niente e si cerca, molto spesso, di omettere la verità!
Forse adesso qualcosa sta cambiando, e quel muro di indifferenza inizia
a vacillare sgretolandosi sempre più! Già dal 1956 la NATO, e governi USA & Italia hanno concesso enormi quantitativi di residuati bellici per fare esperimenti sui terremoti…
La popolazione italiana, nonostante tutto non è mai stata informata in merito a queste scelte, le quali lo riguardano di gran lunga. E non sono mai stati approntati piani di sicurezza operativa durante e dopo le prove effettuate…. I cittadini ignari di tutto si sono ritrovati solamente avanti a fatto compiuto, con un terremoto avvenuto e chisà per quale causa…SE NATURALE O ARTIFICIALE.. E’ ovvio, perchè se ci fossero danni provocato in seguito al sisma, i cittadini potrebbero chiedere un risarcimento, così invece…non sapendo nulla, possono solo tollerare e accettare credendo che sia LA NATURA. Dunque i terremoti, che la gente normale vede soltanto come causa di preoccupazione, in realtà, per gli studiosi, sono anche uno strumento di lavoro e sono tanto utili che quando non ci sono li provochiamo artificialmente…. E su questo fatto di importanza rilevante, i “grandi scienziati” non hanno mai stilato piani di sicurezza atti a prevenire le conseguenze di tali azioni di “ricerca”..Se ricerca può essere considerata!
Belice (1968), Friuli (1976), Irpinia (1980): sono tutti terremoti disastrosi che hanno causato vittime e distruzioni.Ma dietro questi eventi, c’è la mano dell’uomo o no? Questo a a noi non è dato saperlo ma cosa nota è che un gruppo di “ricerca scientifica” ha usato per decenni quantità gigantesche di esplosivo convenzionale per scatenare sismi. Quindi il CNR ha praticato studi e ricerche che comunque hanno prodotto un impatto non indifferente sul territorio… per il resto non si sa altro… a noi certamente non verranno a dirlo!
IL PROFESSOR IGNAZIO GUERRA AFFERMA: «I terremoti artificiali vengono provocati in maniera industriale a scopo di ricerca scientifica e ricerca mineraria. A scopo di ricerca scientifica, una volta abbiamo programmato una esplosione di cariche di dinamite da dieci tonnellate, nel Golfo di Taranto perché al momento dello scoppio programmato, una serie di persone con i sismografi portatili erano posizionate ogni 10-20 km lungo la linea che unisce l’Italia alla Yugoslavia, e questo nel 1973, in modo da registrare le onde sismiche prodotte dai terremoti artificiali. Abbiamo realizzato tanti altri esperimenti di questo genere anche sulla terraferma usando camion imbottiti di dinamite. Si scavano buche profonde anche 150 metri nel sottosuolo e si riempiono di candelotti di dinamite avvitati l’uno sull’altro, registrando con sismografi l’effetto dell’esplosione.». Ad eseguire queste sperimentazioni sarebbe il «Il “Gruppo Esplosioni” di cui io ero stato uno dei padri fondatori, sponsorizzato dal CNR, a scopo di ricerca scientifica. Questa linea di ricerca che ormai è ormai obsoleta, veniva anche detta della “sismica a rifrazione profonda” o D.S.S. che è l’acronimo Deep Seismic Soundings. Nel 1975 siamo andati a fare degli scoppi a sud ed a nord dell’Himalaya, siamo stati anche in Pakistan a fare terremoti artificiali». Oltre agli esperimenti militari coperti dal segreto di Stati, c’è qualcos’altro di inquietante. Provocare onde sismiche con enormi quantità di dinamite, collocata in mare e nel sottosuolo, solo per vedere l’effetto che fa. ESC è l’acronimo di European Seismological Commission. La Commissione Sismologica Europea è nata a metà degli anni ’50 sotto l’impulso del Governo degli Stati Uniti d’America, usufruendo di finanziamenti a stelle e strisce ed unità navali della Nato (alla voce Saclant). Inizialmente furono usati i residuati bellici messi a disposizione dai governi anglo-americani. A quel tempo in Italia fu creato il Gruppo Grandi Esplosioni, che appunto, ha utilizzato enormi cariche di esplosivi – dal 1968 al 1998 – per portare a termine le esplorazioni sismiche in mare e sulla terraferma e tracciare profili. Tale attività ha provocato sismi artificiali. In ragione della perdurante congiura corporativa l’opinione pubblica non ha mai saputo niente. Clicca su MI PIACE per seguirci su Facebook
Nell’ambito della ESC per decenni è stata attiva la sottocommissione SC-D (Deep Seismic Sounding), coordinata a livello nazionale dal Gruppo Italiano Grandi profili, che comprendeva le seguenti istituzioni: Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituti di Fisica Terrestre delle Università di Milano, Trieste, Genova, Napoli, Lecce, Cosenza, Catania, Palermo, Osservatorio Vesuviano di Napoli.
«Per l’attività promozionale ed operativa del neo-costituito (1958) OGS e con la partecipazione attiva degli Istituti universitari e CNR (dal 1968), si è sviluppata in Italia nell’ immediato dopoguerra un’attività di ricerca coordinata per lo studio della crosta intermedia e profonda, con i metodi della sismica attiva.
ino al 1986 sono stati così osservati in terra 21.160 km di profili di Sismica a Rifrazione Profonda (DSS) ed in mare 40.000 km di Sismica a Riflessione (MS), che hanno consentito una prima conoscenza regionale della crosta. Lo sviluppo a cura di un Consorzio di Università americane negli anni ’70 dei metodi della sismica a riflessione in terra per renderli idonei anche alle grandi profondità con i dettagli necessari (COCORP; BARAZANGI & BROWN, 1986), ha indotto il Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida (GNGTS) del CNR a proporre (1985) il Progetto CROsta Profonda (CROP), indicato in figura 3 e realizzato dal 1986 al 1991, con la partecipazione anche dell’ENI e dell’ENEL».
http://jedasupport.altervista.org/blog/cronaca/in-italia-i-terremoti-artificiali-routin/
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