L'Etna collassa su se stesso. E' allarme tsunami per il Mediterraneo!

L’Etna il vulcano Siciliano è il più attivo d’Europa secondo lo studio pubblicato sulla rivista Science Advances, sta scivolando in mare, nelle acque dello Ionio.

L’etna con le sue frequenti eruzioni nel corso della storia hanno modificato, a volte anche profondamente, il paesaggio circostante, arrivando più volte a minacciare le popolazioni che nei millenni si sono insediate intorno ad esso.

L’Etna sorge sulla costa orientale della Sicilia, entro il territorio della provincia di Catania ed è attraversato dal 15º meridiano est, che da esso prende il nome. Occupa una superficie di 1265 km², con un diametro di oltre 40 chilometri e un perimetro di base di circa 135 km

Il vulcano è classificato tra quelli definiti a scudo a cui è affiancato uno stratovulcano; la sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni che ne determinano l’innalzamento o l’abbassamento. Nel 1900 la sua altezza raggiungeva i 3.274 m. s.l.m. e nel 1950 i 3.326 m. Nel 1978 era stata raggiunta la quota di 3.345 m e nel 2010 quella di 3.350 m.

La sua superficie è caratterizzata da una ricca varietà di ambienti che alterna paesaggi urbani, folti boschi che conservano diverse specie botaniche endemiche ad aree desolate ricoperte da roccia magmatica e periodicamente soggette ad innevamento alle maggiori quote.

Secondo lo studio condotto dai tre ricercatori italiani dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Catania: Alessandro Bonforte, Francesco Guglielmino e Giuseppe Puglisi, ll motore principale di questo movimento, che nel maggio 2017 è stato di 4 centimetri in soli 8 giorni, non è legato alla camera magmatica come ritenuto finora, ma è in mare, come se l’Etna stesse collassando per il suo peso. Per gli esperti, è impossibile dire se causerà uno tsunami al 100%






Questo motore è stato studiato per due anni a circa 15 chilometri dalla costa e 1.200 metri di profondità. Lo studio è stato coordinato dal Centro tedesco Helmholtz per la ricerca oceanografica Geomar di Kiel, che ha tra gli autori proprio i tre ricercatori italiani dell’Ingv.

Nell’articolo si legge che qualora il collasso si verificasse, eventualità resa possibile dalla spinta gravitazionale sul vulcano, la Sicilia (Catania in particolare) sarebbe colpita da un violento tsunami.

n caso di collasso, L’etna potrebbe causare uno Tsunami?

Nell’articolo si legge che qualora il collasso si verificasse, eventualità resa possibile dalla spinta gravitazionale sul vulcano, la Sicilia (Catania in particolare) sarebbe colpita da un violento tsunami.

Etna tsunami

Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile lo considera tra gli scenari possibili. Probabilmente il peggiore. Il fatto che possa accadere, non significa che accadrà e se accadrà non sappiamo quando”, spiega infatti il direttore della sede di Catania dell’Ingv Eugenio Privitera che però non nasconde che tale eventualità si possa verificare: “Se si dovesse verificare, il collasso provocherebbe inevitabilmente uno tsunami”.

Sulla possibilità che la spinta gravitazionale e quindi che lo stesso peso dell’Etna possa generare un collasso del versante sud-est tutti gli scienziati nostrani si sono espressi in maniera unanime, minimizzando le possibilità che un simile scenario si verifichi in tempi brevi ed in assoluto.

Fonte: universo7p

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