Scienziati sotto shock! Vermi siberiani tornano in vita dopo 42mila anni

Sembra la trama di un film di fantascienza, ma è la realtà. Dalla Siberia arriva la notizia di due vermi, precisamente due nematodi, ‘resuscitati’ dopo 42mila anni di congelamento e ora in vita in un laboratorio universitario.


I due vermi, conservati nel permafrost siberiano a decine di metri di profondità e congelati nel Pleistocene, sono lunghi poco più di un millimetro e appena risvegliati hanno iniziato a muoversi e mangiare. Una fame millenaria, diciamo. I due vermi hanno circa 10mila anni di differenza.

Il più giovane è stato trovato in un campione raccolto da una tana di scoiattolo vicino al fiume Alazeya nella parte nord-orientale della Yakutia; dai depositi di permafrost vicini a lui si è stimata un’età di 32mila anni.

Il più anziano era nella zona di permafrost dal fiume Kolyma, Siberia nord-orientale: ha esattamente 41mila 700 anni. Entrambi gli esemplari (Panagrolaimus detritophagus e Plectus parvus) sono femmine. Non è la prima volta che vengono rianimati dei vermi vecchi più di 20mila anni, ma in questo caso il fatto che siano dei nematodi può portare a nuove interessanti scoperte scientifiche.

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Doklady Biological Science; portato avanti da un team di ricercatori dell’università statale di Mosca, della stazione biologica del Mar Bianco e del Dipartimento di geoscienze dell’università di Princeton, lo studio su di essi potrà dare nuovi spunti nell’ambito di criomedicina, criobiologia e astrobiologia.

Per farli rivivere i vermi sono stati posizionati in particolari piastre con attorno un nutriente e una temperatura mano a mano modificata in modo crescente, fino a un clima costante di 20 gradi centigradi. A quel punto questi organismi pluricellulari hanno ricominciato a vivere, nutrendosi appena possibile.

Il professor Robin M. Giblin-Davis, dell’Università della Florida, sostiene: “i vermi, se protetti da danni fisici che potrebbero compromettere la loro integrità strutturale durante l’internamento congelato, dovrebbero essere in grado di rianimarsi dopo lo scongelamento-reidratazione – ma in certi casi potrebbero anche essere stati contaminati da organismi contemporanei“. Questa evenienza è stata negata dai ricercatori. Il nematologo Byron J. Adams, della Brigham Young University, ha invece messo in guardia i ricercatori, chiedendo ulteriori esami per scoprire l’esatta età anagrafica dei vermi.

Secondo la maggioranza dei ricercatori del permafrost sarà sempre più probabile imbattersi in organismi e virus molto antichi, visto che lo strato ghiacciato della Russia è messo in pericolo dall’aumento delle temperature globali.

https://it.notizie.yahoo.com/alcuni-vermi-siberiani-sono-tornati-vita-dopo-42mila-anni-130434191.html

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