Un team di scienziati guidato da Jason Box del Geological Survey of Denmark and Greenland ha scoperto un'intera area ricoperta di fuliggine scura: dovevano documentare l'allargamento dei viaggi in Groenlandia, invece hanno scoperto un'intera area ricoperta di "neve nera".
Dopo aver trascorso l’estate nel Circolo Polare Artico, gli studiosi del Geological Survey of Denmark and Greenland hanno individuato una grande area completamente ricoperta da neve scura.
“Ero davvero sorpreso”, ha detto Jason Box, capo della missione, a Slate.com, non nascondendo la sua sorpresa e la sua preoccupazione.
Gli scienziati hanno infatti scoperto che l’area oggetto di studio (67 gradi latitudine nord, a 1.010 metri sul livello del mare), presentava buche profonde da mezzo metro fino a un metro, ricoperte di polvere scura e detriti chiamati crioconite, trasportati dal vento e provenienti da deserti, incendi, centrali a carbone e motori diesel.
Insomma, anche se il fenomeno non è certo sconosciuto in Groenlandia, “il ghiaccio quest’anno non era semplicemente un po’ scuro, era decisamente scuro”, ha commentato Box sottolineando di non aver “mai visto una cosa simile”. In effetti le foto scattate da Box e dal suo team quest’estate in Groenlandia sono spaventose.
Questo strato di scura fuliggine può essere una nuova minaccia per l’Artico perché riduce la riflettività del ghiaccio e lo fa sciogliere più rapidamente.
Secondo Box le misteriose voragini viste nel permafrost siberiano e le bolle di metano che fuoriescono dal fondale in mare aperto sono prove che “l’Artico può cambiare rapidamente in modi imprevedibili”.
Al di là delle ipotesi, il fatto incontrovertibile è che quest’ano la calotta glaciale che ricopre la Groenlandia è la più scura mai vista da qualsiasi spedizione scientifica precedente e Box snocciola su Slate altri dati molto preoccupanti: “Nel 2014 lo strato di ghiaccio è precisamente del 5,6% più scuro, producendo un ulteriore assorbimento di energia equivalente a circa due volte il consumo annuo di energia elettrica degli Stati Uniti”.
Sarà una coincidenza, ma il 2014 sarà anche l’anno con il maggior numero di incendi boschivi mai registrati nell’Artico. In un’intervista rilasciata il 4 agosto al giornale canadese National Post lo scienziato della Nasa Douglas Morton ha detto: “un evento importante nella vita del sistema Terra è avere un insieme di enormi incendi, come quello che si è visto nel Canada occidentale”.
Come membro del Servizio Geologico della Danimarca e della Groenlandia, Box ha viaggiato dalla Groenlandia alla sua casa a Copenaghen per rintracciare la fonte della fuliggine che sta accelerando la scomparsa dei ghiacciai. Uno studio che lo scienziato ha chiamato appunto “Neve scura”.
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