Kit per la diagnosi del covid-19 importati dal 2017 quando ufficialmente il virus non esisteva ancora.

Continua la saga del COVID19 o Coronavirus che dirsi voglia. Questa volta la pistola fumante arriva direttamente dal sito della Banca Mondiale. Se andate, infatti, sul sito del database della World Bank trovate l'elenco dei Paesi che hanno importato i test per il Covid-19. C'è un problema però: li producevano ed esportavano già nel 2017! Come potevano produrre dei test per rilevare un virus che ufficialmente ancora non esisteva?


Al link della WorldBank indicato sotto infatti leggiamo:

"Nel 2018 i principali esportatori di strumenti ed apparecchi per test diagnostici COVID-19 sono Unione Europea ($ 2.885.620,49.000), Stati Uniti ($ 2.474.886,39.000, 3.008.040 articoli), Germania ($ 2.282.319,47.000), Giappone ($ 1.292.837,58.000), Singapore ($ 1.125.969,91.000, 62.765.200 Articolo)".


Sul sito vengono elencate le importazioni di strumenti ed apparecchi per test diagnostici COVID-19 paese per paese nel 2017. E che il covid-19 fosse, come detto, sconosciuto sino a fine 2019, lo ha confermato l'OMS recentemente. Allora? Tutto questo non è una truffa mondiale architettata con largo anticipo? Non penso sia necessario altro.

ATTENZIONE: Questo post prende origine da una segnalazione di Cesare Sacchetti (https://www.facebook.com/anacharsis1983).

Qui ulteriori dettagli.



NOTA: Un'ora dopo la pubblicazione di questo post, sul sito della Banca mondiale la voce COVID-19 è stata rimossa. Coscienza sporca?

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