Una passeggiata nella natura oltre a liberarci la mente e mettere in moto il corpo cambia i percorsi neuronali,
in modo da migliorare nettamente la nostra salute mentale. Se ci fai caso quando devi trovare una soluzione cominci a camminare avanti e indietro.
Sicuramente camminare è utile per la perdita di peso, la prevenzione di malattie cardiovascolari e per un migliore metabolismo. In pochi sanno, però, che camminare ci rende più creativi e felici. Non è un guru a dircelo ma uno studio dell’Università di Stanford.
Purtroppo la maggior parte di noi vive in città e spende pochissimo tempo nel verde e nella natura, rispetto a quanto avveniva alcune generazioni fa. Diverse ricerche mostrano che chi vive nel grigio della città, ha un rischio maggiore di vivere disturbi psicologici e ha, inoltre, un valore più alto degli ormoni dello stress.
Ma qual è l’aspetto neurologico alla base di questa netta diversità? Un’ulteriore ricerca pubblicata sul National Academies of Sciencies, ha analizzato le persone che “rimuginano” continuamente, ossessionate dal chiacchiericcio mentale e dalla lamentela su se stessi e il mondo. Il risultato è stato chiarissimo: passeggiare nella natura è così benefico, perché spegne il chiacchiericcio mentale, come è possibile notare dall’analisi cerebrale in cui l’area del cervello normalmente attiva nel “rimuginio” (corteccia prefrontale subgenuale) è molto meno attiva.
Stare nella natura, in sostanza, sembra farci uscire dai meandri della nostra mente e farci ritrovare quella pace e leggerezza che hanno le persone che vivono a contatto con la natura. Chi ha viaggiato per il mondo, sa che ci sono popolazioni povere ed arretrate che però vivendo in paradisi naturali sono sempre felici, solari e ospitali, e probabilmente non sanno neanche di essere povere o di avere dei problemi.
Ecco un ulteriore ragione per cui dovresti camminare nella natura. Se non sembri essere stressato, potresti avere un altro motivo per camminare: migliorare la tua creatività e trovare soluzioni geniali nelle situazioni da risolvere.
Sempre all’Università di Stanford i ricercatori hanno analizzato i livelli di creatività delle persone che camminano spesso, rispetto a quelle che passano la maggior parte del giorno sedute. Il risultato è stato chiaro: camminare aumenta il livello di creatività del 60%.
Bisogna sapere che stress, ansia e depressione sono malattie molto diffuse e innescano nel nostro cervello un deficit nei processi cognitivi basici (memoria, comprensione e creatività). Camminando ogni giorno, questi problemi migliorerebbero notevolmente.
Uno dei più grandi nemici del nostro cervello è la routine. Camminare con regolarità, tre volte al giorno per almeno 40 minuti, rinnova i percorsi neuronali e:
– libera il cervello dalle preoccupazioni,
– ci fornisce più ossigeno, facendoci sentire meglio e stimolando il lobo frontale (connesso alla creatività e allo stato d’animo),
– libera endorfine, facendoci sentire più euforici ed ottimisti,
– fa sparire il cortisolo, l’ormone dello stress,
– ci fa sentire più rilassati, entusiasti e pieni di fiducia.
Camminare nella natura, in un parco o in campagna, è un atto di grande apertura, liberazione ed espansione. Non si tratta solo di un atto spirituale, ma di una necessità organica, sopratutto se viviamo in città.
“Studi clinici hanno dimostrato che immergersi per 2 ore al giorno nei suoni della natura, riduce fino all’800% gli ormoni dello stress e attiva 500-600 segmenti di DNA, capaci di curare e riparare il corpo”. (Joe Dispenza – uno dei più grandi esperti mondiali sul cervello.)
Rivisto da Conoscenzealconfine.it
Fonte: https://www.dionidream.com/camminare-nella-natura-cambia-il-cervello
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