In un mondo malato i sani di mente vanno dallo psicologo

Andiamo direttamente al punto cruciale della questione. Quando qualcuno ci irrita, è probabilmente perché:





1) Vediamo in lui una parte di noi stessi che non ci piace. Rifiutiamo di vedere quella qualità in noi stessi e quindi non desideriamo vederla nemmeno in un altro;

2) Il modo in cui ci maltratta rispecchia perfettamente il modo in cui maltrattiamo noi stessi al nostro interno;

3) Questa persona può ricordarci qualche problema con cui siamo ancora collegati: qualcuno con cui è rimasto un “sospeso” e una situazione non risolta, qualche “limitazione” con la quale non siamo riusciti a riconciliarci;
4) Non ci permette di distorcere la verità come facciamo di solito, con questa persona non riusciamo a “raccontarcela” e non si presta al nostro gioco, non sostiene le nostre illusioni preferite e non vuole ignorare ciò che è palese;
5) Ci mostra cosa possiamo diventare in futuro e come possiamo farlo, ma non ci sentiamo pronti per fare questo salto, quindi preferiamo denigrarla con la speranza di tirarla giù e riportarla al nostro livello.

Le persone e gli avvenimenti che generiamo nella nostra vita sono come uno specchio che ci mostra le parti più importanti della nostra opportunità evolutiva sulla terra. Specchio non vuol dire che tutti quelli che incontriamo sono uguali a noi, ma che le altre persone richiamano l’attenzione su qualcosa che si trova al nostro interno.

Molti di quelli che hanno sentito parlare della Legge dello Specchio, intuiscono che potrebbe essere vero, ma dopo pochi tentativi smettono di utilizzarlo perché non riescono a cogliere i nessi che si presentano nella loro vita. A volte sembra funzionare, altre invece no.

Lo specchio non si limita a riflettere ciò che siamo precisamente, ma ci mostra molto di più. Grazie a ciò che accade fuori di noi possiamo scorgere la Verità su alcuni nostri processi interni.
Quando attraiamo nella nostra vita una persona con cui abbiamo molte cose in comune, ci sentiamo bene e capiamo subito perché ci siamo incontrati. Le affinità ci danno una sensazione di intimità, che a sua volta generano la Sicurezza, la Protezione e la Pace, cose a cui quasi tutti anelano. In questi momenti scopriamo come siamo, notiamo nell’altro qualcosa di simile a noi, per cui proviamo Amore e Simpatia. Trattandosi di qualità che ci appartengono, l’amore che proviamo non è solo per l’altro, ma anche per noi stessi. Ci amiamo attraverso l’altro.

Quando accade diversamente, qualunque sia la situazione che ci disturba, possiamo volgere a nostro vantaggio la circostanza e non sprecarla. Possiamo cercare di capire innanzitutto quale, tra i cinque motivi sopra elencati, è quello che più ci risuona nel fastidio che proviamo per l’altro. Iniziamo a cercare quale paura sepolta, o quale dolore nascosto, o quale rabbia repressa siano stati riattivati e portati in superficie grazie a questo incontro. Cerchiamo di non sprecare subito l’occasione guardando fuori e dando colpe all’esterno. Possiamo imparare a crescere grazie a questa situazione. Altrimenti la Vita deve prendersi la briga di ricreare nuovamente la stessa situazione, per un numero infinito di volte, finché alla fine non riusciamo a capire il messaggio.

Quando ci rendiamo conto che qualcuno ci sta facendo soffrire, iniziamo allora ad essere grati a quella persona in quanto sta fungendo da nostro insegnante. Essendo esattamente quello che è, ha pigiato un pulsante nel nostro subconscio attivandone il processo e la guarigione. Questo non vuol dire che dobbiamo perdonare, abbassarci e umiliarci davanti coloro che fanno quello che vogliono con noi, ma semplicemente restare Coscienti e Consapevoli di quello che stiamo creando, poiché lo stiamo facendo solo ai fini della nostra Evoluzione, e questo si chiama Amore. È chiaro che è un Amore in “bassa consapevolezza” poiché usiamo la sofferenza per generare un Risveglio e una Trasformazione(quando saremo pronti a Evolvere nella Gioia, anche questo cambierà).

Rivestendo l’altro con un ruolo da “Maestro di dolore” nei nostri confronti, possiamo fare un passo in più verso la nostra Libertà. Dobbiamo capire che nessuno può ferirci veramente attraverso ciò che dice o ciò che fa. Noi siamo già pieni di ferite, provenienti dalla nostra fanciullezza, adolescenza e ancora oltre. Abbiamo numerosi lividi sulla pelle, talvolta invisibili e quindi inconsapevoli. Quando qualcuno passa e si avvicina, ci tocca o ci abbraccia, anche quell’Amore può far male. Ma il dolore che stiamo provando non viene da quell’Amore, piuttosto dalle ferite e dai lividi che ci portiamo dietro nelle nostre relazioni. L’altro è un Faro che ci indica dove dobbiamo portare la nostra coscienza per migliorare, per andare avanti, per essere ancora più liberi. Siamo sempre legittimati a lasciar andare qualcuno, soprattutto quando sentiamo che la soglia del dolore ha superato il tetto massimo.

La relazione con l’altro è un territorio molto delicato perché andiamo incontro alle persone riempiendoci di aspettative. Siamo incapaci di vivere uno stato di Libertà anticipata dall’altro. Niente può fare un’altra persona per noi se siamo ancora incapaci di generare una Felicità e una Gioia che prescindano da qualsiasi relazione. Chi non vuole capire questo passaggio sarà tutta la vita un mendicante d’Amore.

L’altro non ci darà la Felicità che stiamo aspettando da sempre, semplicemente perché la Felicità, per natura, nasce da dentro e non da fuori. L’altro non è il carnefice e il responsabile delle nostre sofferenze, perché esso sta solo risvegliando, con il suo atteggiamento, qualcosa che è già sepolto al nostro interno e che chiede di essere guarito.

I nostri traumi e le nostre sofferenze relazionali sono atavici, sono karmici, sono molto antichi. Abbiamo tanto da tirare fuori, non sprechiamo più le preziose occasioni spegnendo il fuoco della nostra consapevolezza e generando le dinamiche “Vittima e Carnefice”. Ognuno è carnefice e vittima di se stesso, è una legge universale.

Facciamo risplendere la Luce dell’Anima che siamo e integriamo, attraverso l’Amore, ogni parte di noi stessi che non ci piace nel nostro Cuore. Iniziamo poi a trasformare questa parte in nuova Consapevolezza. Lasciamo andare con Gioia chi ci ha permesso di fare questo salto Evolutivo, e facciamolo con gratitudine e con molto rispetto. Non esiste ricetta migliore di questa.



La sofferenza di chi si sente creativo e non sa omologarsi al “normale”


Come psicoterapeuta, incontro spesso persone dotate di un’ottima salute mentale ma sofferenti, a causa della patologia sociale in cui vivono immerse.

Nel corso degli anni ho individuato, dietro a tante richieste di aiuto, una struttura di personalità dotata di sensibilità, creatività, empatia e intuizione, che ho chiamato: Personalità Creativa.

In questi casi non si può parlare di cura (anche se, chi chiede una terapia, si sente patologico e domanda di essere curato) perché: essere emotivamente sani in un mondo malato genera, inevitabilmente, un grande dolore e porta a sentirsi diversi ed emarginati.

Le persone che possiedono una Personalità Creativa sono capaci di amare, di sognare, di sperimentare, di giocare, di cambiare, di raggiungere i propri obiettivi e di formularne di nuovi.

Sono uomini e donne emotivamente sani, inscindibilmente connessi alla propria anima e in contatto con la sua verità.

Queste persone coltivano la certezza che la vita abbia un significato diverso per ciascuno e rispettano ogni essere vivente, sperimentando così una grande ricchezza di possibilità.

É gente che non ama la competizione, la sopraffazione e lo sfruttamento, perché scorge un pezzetto di sé in ogni cosa che esiste.

Gente che non riesce a sentirsi bene in mezzo alla sofferenza e incapace di costruire la propria fortuna sulla disgrazia di altri.

Gente che nella nostra società non va di moda, disposta a rinunciare per condividere.

Gente impopolare. Derisa dalla legge del più forte. Beffata dalla competizione.

Portatori di un sapere che non piace, non perdono di vista l’importanza di ciò che non ha forma e non si può toccare.

Sono queste le persone che possiedono una Personalità Creativa.

Persone ingiustamente ridicolizzate e incomprese in un mondo malato di arroganza, e che, spesso, si rivolgono agli psicologi chiedendo aiuto.


Ognuno di loro è orientato verso scelte diverse da quelle di sempre.

E in genere hanno valori e priorità incomprensibili per la maggioranza.

Non seguono una religione, ma ascoltano con religiosa attenzione i dettami del proprio mondo interiore.

Sanno scherzare, senza prendere in giro.

Pagano di persona il prezzo delle proprie scelte e preferiscono perdere, pur di non barattare la dignità.

Sono fatti così.

Poco ipnotizzabili. Poco omologabili. Poco assoggettabili.

Persone che non fanno tendenza.

Forse.

Gente poco normale, di questi tempi.

Gente con l’anima.

Di dr.ssa Carla Sale Musio





C’è un piano , accuratamente nascosto , che cerca di tenere le persone sul filo del rasoio determinando la mancanza di evoluzione spirituale, poiché se gli uomini si evolvessero non sarebbe più possibile usare qualcosa che egli possiede, per cui se l’ascensione fosse alla portata di tutti, verrebbe a mancare la materia prima al piano. Quindi, la cosa migliore, è tenere le persone bloccate con carestie, malattie, burocrazia, problemi economici, guerre, criminalità: sono tutti diversivi e distrazioni in modo che l’uomo, impegnato nel risolvere le necessità materiali, NON ABBIA TEMPO PER EVOLVERSI verso il riconoscimento della sua natura spirituale. Probabilmente il piano di controllo risale alla notte dei tempi, alla Torre di Babele e anche prima e le forze in gioco sono così grandi e inimmaginabili e hanno riversato, periodicamente, ondate di paura sull’umanità. Oggi l’unico modo per farcela è l’ascensione personale; il mondo non potrà mai evolversi a livello planetario: chi davvero muove i fili del mondo questo non lo permetterà mai. E’ da notare che da quando i metodi di comunicazione si sono evoluti e sono stati resi disponibili a tutti (internet in testa), si è ottenuto un inevitabile fluire di conoscenza e qualcosa poteva far ben sperare in un processo evolutivo. Ma. guarda caso. contemporaneamente all’era della tech sono state ” scoperte” altre pericolose malattie (ADIS, Ebola), alcuni studi sono stati accuratamente censurati, sono nate nuove fonti alternative di informazione devianti e pericolose (channelling, siti web, false organizzazioni di aiuto ecc..), nuove droghe vengono immesse sul mercato, prodotti alcolici a base di frutta vengono pubblicizzati per abbindolare i giovani e alla fine siamo sempre allo stesso punto, forse anche peggio. A OGNI PASSO IN AVANTI CHE FA’ L’UMANITA’, NASCONO CORRENTI CHE IN QUALCHE MODO LA RIPORTANO INDIETRO. Una delle più grandi fonti di soppressione si espresse nel medio evo, periodo in cui un oppressivo potere religioso provocò un enorme blocco delle coscienze di cui, ancora oggi, ne portiamo segni indelebili. Il mondo vive da sempre nella paura. La paura è necessaria per bloccare la crescita; lo abbiamo visto nel comportamento della cellula e dell’organismo (attacco-fuga) : se sei nella paura non puoi crescere, è impossibile.

La paura e l’ignoranza alimentano la trappola, la verità rendere liberi.







Questi sono alcuni modi per tenere in trappola l’esser umano:
Fino a qualche anno fa, nonostante gli enormi progressi della medicina, non esistevano studi sulla ghiandola pineale né tanto meno sulle sostanze da essa prodotte;
La ghiandola coccigea, che risulta esser un componente essenziale della vita, non è praticamente conosciuta neanche dai medici;
Queste due ghiandole, di fatto, non vengono studiate nel percorso didattico per la laurea in medicina e chirurgia;
Le scie chimiche, per mezzo dei metalli in esse contenuti e dell’eventuale riflessione dei campi elettromagnetici che sembrerebbero essere indotti dai sistemi H.A.A.R.P procurano effetti negativi sulla ghiandola pineale e sulla salute alimentando malattie e disturbi.
Wilhelm Reich, a causa delle sue scoperte sull’energia orgonica o vitale venne incarcerato e si scatenò una caccia alle streghe per censurare e distruggere i suoi studi;
Il mercurio, quello delle amalgame dentali, dei vaccini, di alcuni farmaci o contenuto in un famoso disinfettante, ha effetto sulla pineale;
Le droghe e i farmaci inibiscono l’attività della ghiandola pineale oltre a danneggiare la salute.
Una cattiva alimentazione ha effetti negativi sulla vascolarizzazione della ghiandola pineale;
Gli alieni a seguito dei casi di abduction, impiantano “qualcosa” vicino alla pineale, oppure l’alluce, dito energicamente collegato alla stessa ghiandola.
Nell’uomo , a partire dall’età di 45 anni, la pineale comincia a calcificarsi, e per cui non si devono più sprecare energie per fermarla: quindi essa è un buon “nemico” da attaccare per poco tempo;
Oltre all’alimentazione scorretta, un ottimo metodo per scimunire la gente sono gli psicofarmaci; adesso sono inventati l’ A.D.HD., la “sindrome da deficit di attenzione e iperattività”, il presunto disturbo dei bambini irrequieti. Per questo disturbo inventato si prescrive ai bambini il Ritalin, uno psicofarmaco che altera le facoltà mentali e che può condizionare seriamente il comportamento facendolo sfociare in atti di violenza. Il governo statunitense classifica il Ritalin nella stessa categoria della cocaina e dell’eroina. Herbet S. Okun, membro del comitato internazionale di controllo sui farmaci per le Nazioni Unite, ha riferito, durante una conferenza stampa, che il suo comitato è assai preoccupato per il fatto che il metilfenidate (Ritalin) negli Stati Uniti viene prescritto in maniera massiccia. Egli aggiunge che ogni giorno negli U.S.A vengono assunte 330 milioni di dosi di Ritalin, paragonate ai 65 milioni del resto del mondo. 11.000.000 sono i minori che nei soli Stati Uniti ogni anno utilizzano psicofarmaci per tutte le patologie (fonti : NIMH, Nexus, Angeles Times);
Le religioni sono infarcite di insegnamenti di un dio fuori di noi e coltivano incessantemente nella mente dei seguaci il concetto di senso di colpa;
C’è una sempre maggiore quantità di channelling, lupi travestiti da agnelli, utile quasi sempre solo a depistare inducendo la bontà per credenza nelle persone;
Ci sono sempre maggiori immissioni sul mercato di nuove droghe sintetiche e sempre più pericolose;
La medicina di Hamer, che potrebbe risvegliare molte persone e migliorare l’inconscio collettivo, vien regolarmente osteggiata.

Tratto dal libro : Life – i segreti della ghiandola pineale di Arcangelo Miranda – vi consiglio la lettura di questo libro vi aprirà gli orizzonti.


Ci sarebbe tanto altro da dire ma questo basta per incominciare a riflettere e fare scelte più coscienti e saggie, cominciamo il cambiamento su noi stessi, ognuno di noi deve esser pioniere del cambiamento che vuole vedere nel mondo.

SULLA MIA PAGINA FACEBOOK QUI SOTTO LINKATA, APPROFONDIRò I PRODOTTI E LE TECNICHE PER PROTEGGERSI DAGLI ATTACCHI ALLA PINEALE E RIATTIVARLA, QUINDI CHI VOLESSE APPRONDIRE MI SEGUA LI.




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