Marche, ponte romano indistruttibile: vecchio 2000 anni, resiste all’alluvione

19/09/2022 - Nelle Marche un ponte romano resiste indomito alla terribile alluvione che ha colpito la regione alcuni giorni fa.
Il dettaglio curioso e anche lodevole, viene riportato da Repubblica.


Il ponte romano che resiste all’alluvione


Siamo a Pontedazzo, vicino una delle aree più colpite, quella di Cantiano. Una zona in cui la piena è stata davvero fortissima, devastando centri abitati e anche parte del paesaggio. L’acqua, dirompente e impossibile da fermare, si è diretta verso valle. Lungo la sua strada, un ponte romano di circa 2mila anni fa, che ha preso, quasi ricevuto “in faccia”, l’ondata distruttiva. Ma non è stato sufficiente ad abbattere la struttura, che è rimasta danneggiata dall’impatto, ma ancora in piedi.


L’architettura antica e la malinconia di una certa modernità


Fa senza dubbio scalpore che in un Paese dove strutture decisamente più moderne crollano dopo qualche decina d’anni, quelle antiche resistano ancora ad intemperie pure piuttosto intense come quella appena verificatasi nel centro Italia. Il ricordo non può che andare alla tragedia del ponte Morandi di Genova, che dopo soli 51 anni crollò nell’agosto 2018, lasciando sgomenta l’opinione pubblica, soprattutto per il pesante bilancio che si portò dietro: ben 43. Una tragedia che ha scosso molto tutti. Ovviamente, il raffronto non è sui due ponti, di per sé molto diversi, soprattutto per quanto concerne le dimensioni decisamente imparagonabili. Il parallelo, forse, è sulla storia stessa, e sulla sensazione di vuoto che lascia la cura di alcuni dei prodotti moderni, senza generalizzare. Una percezione che una piccola, miracolosa storia come questa non riesce a non farsi strada.

Marche, ponte romano indistruttibile: vecchio 2000 anni, resiste all'alluvione (ilprimatonazionale.it)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che novità...
Ormai costruttori pensano solo a costruire malissimo e con materiali di scarsa qualità pur di risparmiare e guadagnare il più possibile e che dopo qualche anno deve crollare tutto per poi ricostruire. Anni fa ho studiato poesia in dialetto romanesco a scuola che era denuncia in modo ironico contro i palazzinari che facevano i tramezzini invece dei tramezzi coi muri fini e sottili che si sentono tutti i rumori dei vicini tipo Er velo de cipolla poesia forse di Checco Durante che non ricordo il titolo...
Era meglio quando si stava peggio...
Perchè mondo è destinato ad andare verso la distruzione secondo le profezie apocalittiche...

 


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