17/04/2021 - Il piano sanitario è stato superato da tempo. Un nuovo ordine si sta affermando. Le persone non mettono, oggi, la mascherina, per paura di contrarre una malattia, ma perché esprimono l'accettazione del nuovo ordine.
La scelta di va**inarsi, allo stesso modo, è la consapevolezza della nuova obbedienza. E' la scelta di dire 'sì'. Che poi questo nuovo ordine preveda va**inazioni annuali, passaporti sanitari, tamponi e test sierologici, per le persone che vi aderiscono, ha poca importanza.
Perché non c'è più un piano sanitario. C'è solo un piano ideologico. Di nuove adorazioni e nuovi valori. La va**inazione, non è speranza di salvezza, ma schieramento adesione e affiliazione. Militanza umana. Militanza del corpo, che non si vuole più proprio. Di cui si rifiuta, attivamente, il vissuto.
Militanza, ed entusiastica accettazione, di tutto quello che viene ordinato, in nome della sicurezza. Ma non perché si senta il bisogno della sicurezza. Perché, semplicemente, la sicurezza è un valore sacro, a cui dover sacrificare la propria vita.
Siamo davanti a una guerra fatta di schieramenti che si sono composti nel tempo. Fin dall'inizio della pandemia, e lungo il suo corso. La gestione Conte, era la fase preparatoria. Era l'obiettivo dell'ipnosi di massa. La gestione Draghi, è l'attacco finale.
E' muovere le masse, attivamente, portandole alla 'scelta', al grande sì, alla piena e consapevole accettazione, della nuova (propria) realtà. Contro i 'loro', contro chi può metterla in pericolo.
Per questo, nei confronti dei non vaxxinati, ogni scelta sarà spietata. Perché non poggerà su giustificazioni razionali, che potranno trovare, ancora, resistenza umana. Poggerà, invece, sul 'noi' e 'loro', su una guerra spietata contro il nemico che minaccia, con la sua presenza, il nuovo ordine. E quindi la propria sopravvivenza.
Per comprendere questo, dobbiamo immaginare l'ipotesi dei container come possibile, non già nel suo effettivo verificarsi, ma come idea già condivisa - accettata e voluta - nella maggior parte delle persone.
L'idea di deportare isolare e punire chi non ha accettato quello che 'tutti' hanno accettato, come parte della propria sopravvivenza, della nuova realtà, è qui e ora, tra noi. E lo dimostra, ampiamente, il decreto del 1 aprile, che non provoca reazione e rifiuto in nessuno, ma, al contrario, quell'indifferenza che nasconde il piacere non espresso di qualcosa che altri fanno al tuo posto, perché tu, non avresti il potere di compierlo.
Per capire, oggi, quello che sta accadendo, dobbiamo immaginare la folla festante davanti ai container. A urlare 'giustizia!', nei confronti di chi le ha minacciato la vita, e ora, finalmente, è rinchiuso.
A invocare nei suoi confronti pene severe, come per qualunque spacciatore o rapinatore. A ringraziare il nuovo ordine che la protegge. Quelle urla che la nuova dimensione etica non permette, sarà il silenzio-assenso davanti a quello che il nuovo ordine preparerà e costruirà per loro.
Sarà il grande ringraziamento. Per la guerra portata al nemico. Così che tutti coloro che si sono finora opposti, saranno lo scalpo che potrà essere ostentato come segno della vittoria. Per sentirsi ancora più uniti.
nota di WI
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