Siamo alla follia! Dal Pentagono, insetti-soldato per devastare le colture modificandole geneticamente.

Esistono prove evidenti del fatto che il Pentagono, attraverso la sua agenzia di ricerca e sviluppo Darpa, sta sviluppando insetti geneticamente modificati che sarebbero in grado di distruggere le colture agricole di un potenziale nemico. Quanto sostenuto è stato negato dalla Darpa, ma i principali biologi hanno lanciato l’allarme su ciò che sta avvenendo con l’impiego della nuova tecnologia Crispr per l’“editing genetico”, al fine di utilizzare, a tutti gli effetti, gli insetti per scopi militari. È come attualizzare la piaga biblica delle cavallette al 21° secolo, solo potenzialmente di gran lunga peggiore. 

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La Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa) del Pentagono sta finanziando un programma dal nome bizzarro, “InsectAllies”. Il dottor Blake Bextine della Darpa descrive il programma come «sfruttamento di un sistema naturale ed efficiente di attuazione, in due fasi, per trasferire i geni modificati alle piante: gli insetti vettore e i virus delle piante che essi trasmettono». Darpa sostiene che il programma è fornire «contromisure modulari, facilmente dispiegabili e generalizzabili contro potenziali minacce, naturali e progettate, all’approvvigionamento alimentare, con gli obiettivi di preservare il sistema colturale degli Stati Uniti». Badate al linguaggio: modulari, facilmente dispiegabili…

Nell’ambito del progetto Darpa, gli agenti di alterazione genetica o virus saranno introdotti in una popolazione di insetti, per influenzare direttamente la composizione genetica delle colture. Darpa prevede di utilizzare cicadelle, mosche bianche e afidiper introdurre virus selezionati nelle colture. Tra le altre dubbie affermazioni, si dice che aiuterà gli agricoltori a combattere “i cambiamenti climatici”. In particolare, ciò a cui nessuno può dare una risposta, riguarda il fatto che né il Pentagono né la Fda americana si interrogano su: come i virus geneticamente modificati negli insetti interagiscono con altri microrganismi nell’ambiente? Se le colture sono costantemente cosparse da virus geneticamente modificati, come potrebbe ciò alterare la genetica e il sistemaimmunitario degli umani che dipendono dalle colture?

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Allarme di guerra batteriologica. Poiché la maggior parte dell’attuale approvvigionamento alimentare degli Stati Uniti è contaminato dal Roundup tossico e da altri erbicidi e pesticidi, assieme alle piante Ogm, si potrebbe dubitare dell’onestà delle affermazioni preoccupanti del Pentagono per l’attuale sistema colturale statunitense. Un gruppo di scienziati europei ha pubblicato un articolo scientifico nel numero 5 di ottobre della rivista “Science”, il cui autore principale è il dottor Guy Reeves del Max Planck Institute for Evolutionary Biology, Plön, Germania. Il documento rileva che il programma Darpa “InsectAllies” «mira a spargere i virus infettivi modificati, progettati per modificare i cromosomi delle colture direttamente nei campi». Questo è noto come “ereditarietà orizzontale”, in opposizione al metodo verticale dominante dell’alterazione degli Ogm, che produce modifiche generate in laboratorio nei cromosomi delle specie-bersaglio per creare varietà di piante Ogm. Le alterazioni genetiche alle colture sarebbero effettuate tramite “spargimento con gli insetti” all’aria aperta.


Gli scienziati europei sottolineano che la Darpa non ha presentato motivi convincenti per l’utilizzo degli insetti, come mezzo incontrollato per lo spargimento di virus sintetici nell’ambiente. Inoltre, sostengono che il programma “InsectAllies” potrebbe essere più facilmente utilizzato per la guerra batteriologica, che per l’uso agricolo di routine. «È molto più facile uccidere o sterilizzare una pianta usando l’editing genetico, piuttosto che renderla resistente agli erbicidi o agli insetti», secondo Guy Reeves del Max Planck Institute. L’articolo di “Science” sottolinea che non c’è stata alcuna discussione scientifica, per non parlare della supervisione, della sicurezza di tali metodi di modifica genetica in campi aperti o anche se ci sono dei benefici. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti respinge categoricamente qualsiasi test di condizioni di sicurezza di piante o insetti geneticamente modificati. «Di conseguenza, il programma potrebbe essere ampiamente percepito come uno sforzo per sviluppare agenti biologici per scopi ostili e i loro sistemi di somministrazione, che, se fosse vero, costituirebbero una violazione della Convenzione per le armi biologiche». Finora, 27 milioni dollari dei contribuenti statunitensi sono stati spesi per “InsectAllies”.

Tecnologia instabile. Sebbene i dettagli non siano disponibili, è più che certo che il progetto di editing genetico per InsectAllies, con gli strumenti di Crispr-Cas, utilizza quello che viene chiamato “gene drive”. Vi è un finanziamento consistente anche del “gene drive”, da parte della Darpa del Pentagono, che con editing genetico mira a forzare una modificazione genetica per la diffusione a un’intera popolazione, che sia di zanzare ed eventualmente umana, in poche generazioni. Lo scienziato che per primo ha suggerito lo sviluppo di unità geniche nell’editing genetico, il biologo di Harvard Kevin Esvelt, ha pubblicamente messo in guardia sul fatto che lo sviluppo dell’editing genetico, in combinazione con le tecnologie del “gene drive”, ha il potenziale allarmante di andare storto. Fa notare la frequenza con cui Crispr provoca danni e la probabilità di mutazioni protettive che si innalza, rendendo aggressivi anche i geni drive benigni. Sottolinea Esvelt: «Solo pochi organismi modificati potrebbero alterare irrevocabilmente un ecosistema».

Le simulazioni del “gene drive” del computer di Esvelt hanno calcolato che un gene modificato risultante «può diffondersi al 99% di una popolazione in sole 10 generazioni e persistere per più di 200 generazioni». Nonostante ciò che potrebbe affermare Bill Gates, uno dei maggiori finanziatori dell’editing genetico, questa non è una tecnologia in alcun senso precisa. In Cina, gli scienziati hanno utilizzato embrioni umani, dati da donatori di embrioni, dai quali non sarebbe derivata la nascita di un individuo vivo, per modificare un gene specifico. I risultati si sono rivelati un brutto fallimento, poiché le cellule testate non sono riuscite a contenere il materiale genetico destinato. Il ricercatore principale, Jungiu Huang, ha detto a “Nature”: «Ecco perché ci siamo fermati. Pensiamo tuttavia che non sia ancora il tempo per ciò».

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Un laboratorio per le armi batteriologiche in Georgia per InsectAllies? Ci sono scienziati pazzi alla Darpa o altre agenzie del governo degli Stati Uniti che si preparano a scatenare nuove micidiali forme di agenti biotecnologici contro avversari come la Russia, oggi il più importante produttore di cereali al mondo e un paese i cui raccolti sono per legge senza Ogm? O contro la Cina, l’Iran o l’India? Una serie di recenti rapporti sui media russi e occidentali ha recentemente puntato i riflettori su un bio-laboratorio finanziato dal Pentagono, ad alta sicurezza, nelle vicinanze dell’aeroporto di Tbilisi in Georgia, limitrofo alla Russia. Il laboratorio, il Richard G. Lugar Center for Public Health Research, una struttura da 350 milioni di dollari, secondo i resoconti dei testimoni oculari georgiani è costruito secondo i cosiddetti standard Bio-Safety Level III, il che significa che può gestire tutto, tranne una manciata dei più pericolosi microbi conosciuti, compresi l’antrace e i batteri che causano la peste bubbonica. Il Lugar Center è composto da scienziati dell’Us Army Medical Research e del Material Command.

All’inizio dell’anno, l’ex ministro della sicurezza dello Stato della Georgia, Igor Giorgadze, ha rilasciato un’intervista a Mosca, in cui ha affermato di avere prove che confermano che il centro ha allestito esperimenti rischiosi, in cui un certo numero di persone sono morte. Ha condiviso le sue prove con le competenti autorità russe. Tutto questo sembra un capitolo del romanzo di fantascienza del 1969 di Robert Crichton, “Andromeda”, solo che non è fantascienza. I tribunali dell’Ue hanno stabilito che la modifica genetica deve essere regolata, in quanto è un’altra forma di Ogm oppure organismi geneticamente modificati. Gli Stati Uniti hanno rifiutato regolamenti di qualsiasi tipo. Non è difficile credere che le persone che strappano il Trattato Inf (Intermediate Nuclear Forces) del 1987 e impongono ripetute sanzioni ai funzionari e all’industria russi, sarebbero tentate di scatenare o minacciare di scatenare una nuova bio-arma terrificante che, attraverso miliardi di virus modificati geneticamente – insetti infetti da virus per mezzo di editing genetico, distruggerebbero il granaio vitale della Russia, tutto nel nome della “pace mondiale”. Il Pentagono è impegnato, attraverso la Darpa, nella ricerca “a duplice uso” sviluppando un’arma biologica sotto l’apparenza di progresso agricolo? C’è chi direbbe: «Sì, ma nessuno sano di mente rischierebbe quello che potrebbe essere un’alterazione irrevocabile del nostro ecosistema». Ma, come ha osservato un biofisico, in relazione agli Ogm, «ci sono alcune persone che non godono di sanità mentale».

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(William Engdahl, “Perché il Pentagono utilizza gli insetti per scopi militari?”, da “Journal-Neo”; post tradotto da “Nickal88” per “Come Don Chisciotte”. Engdahl è consulente di rischio strategico e docente, ha conseguito una laurea in scienze politiche presso la Princeton University ed è autore di bestseller su petrolio e geopolitica, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook”).

Fonte Libre

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