Denuncia del S.U.L.T.A. (Sindacato Unitario Lavoratori Trasporto Aereo) alla Procura di Civitavecchia, 5 marzo 2003.
Fonte: rainews24.rai.it
Scansione dei tabulati del traffico a Fiumicino:
Fonte: rai.it
Voli fantasma. Rainews24: decine i passaggi da Fiumicino. La denuncia del Sult: il governo sapeva.
Uno degli aerei con la livera 'oscurata'
Il rischio costituito dai voli fantasma del Pentagono e della Cia di passaggio in Italia era già stato sollevato dal sindacato Sult nel 2003. Rai news 24 ha avuto accesso ai tabulati del traffico a Fiumicino tra marzo e aprile del 2003 (vedi documenti allegati ). I voli fantasma sono decine.
I voli si dividono in due grandi categorie. I voli "neri" riconoscibili dalle sigle ZZ e XH che non hanno un corrispettivo nel codice internazionale di identificazione IATA. I voli "grigi" che hanno un identificativo IATA, ma la cui livrea esterna è stata oscurata o ripitturata. In tal modo non possono essere identificati al passaggio negli aeroporti civili. I più frequenti tra quelli in transito su Fiumicino nel 2003 rispondono alle sigle WO, ovvero World Airwais, Us che sta per Us Air e 5Y, Atlas Air.
Si tratta di compagnie che lavorano quasi esclusivamente per il governo degli Stati Uniti. I loro velivoli, principalmente Jumbo jet e Md 11, in versione cargo, commutabili per il trasporto truppe, provengono soprattutto da aeroporti minori statunitensi in prossimita' di basi militari americane e proseguono verso Dubai, Kuwait City e Kabul.
"Non sappiamo cosa trasportassero quei velivoli - ha spiegato a Pino Finocchiaro, ai microfoni di Rai News 24, il sindacalista del Sult Walter Mancini - possono essere armi, munizioni, truppe con le loro armi individuali. C'e' un rischio chiaro per i passeggeri e per i lavoratori. Perche' esporre dei civili al rischio di voli che difatto contribuiscono ad una guerra?".
Non solo Fiumicino è stato interessato ai voli fantasma, anche Napoli-Capodichino, Milano-Malpensa, Catania-Fontanarossa, Rimini-Felllini, sono stati coinvolti nello sforzo bellico. Dopo le proteste dei sindacati dei trasporti, molti voli fantasma del Pentagono e della Cia sono stati trasferiti sulle più comode basi militari di Aviano e soprattutto Sigonella nella Piana di Catania.
"Si' i voli sono stati trasferiti - sottolinea Walter Mancini - ma noi vogliamo che si faccia chiarezza. Abbiamo presentato un esposto alla procura di Civitavecchia, abbiamo denunciato il rischio di contaminazione radioattiva a Capodicchino dove effettivamente sono stati rilevati valori piu' intensi dopo il passaggio dei Galaxi. Non abbiamo avuto alcuna risposta".
Nel 2003 Fiumicino era stato trasformato in un pilastro del ponte aereo con Afghanistan e Golfo Persico. Un esempio: il cargo dell'Us Air targato N 652US parti' da Fiumicino alle 6.33 diretto a Kuwait city l'8 marzo. Lo stesso giorno alle 23 di ritorno da Kuwait City il medesimo cargo con marche N 652US era pronto a decollare per Philadelfia. I tabulati che Rai News 24 ha mandato in onda non lasciano spazio a dubbi.
Conclude Walter Mancini. "Il governo italiano sapeva e non può non aver autorizzato i voli fantasma. Perché non esistono voli fantasma. Sono tutti rilevati. L'Enac non poteva non sapere. Il governo non poteva non avere autorizzato quei voli. Il parlamento, in compenso, non ne era stato informato".
Fonte: rainews24.rai.it .
Roma, 21 marzo 2003.
Iraq. PRC, oggi allarme radioattivo in aereoporto di Capodichino
All'aeroporto napoletano di Capodichino stamani sarebbe scattato un allarme radioattivo, registrato dai Vigili del fuoco in servizio nell'aerostazione. Lo affermano il segretario del Prc Fausto Bertinotti ed i parlamentari del suo partito Franco Giordano, Titti Di Simone e Ramon Mantovani in una interrogazione parlamentare urgente che
sara presentata domani alla Camera.
I deputati del Prc specificano che l'allarme radioattivo a Capodichino sarebbe scattato "mentre nell'aerostazione napoletana si trovava un aereo militare statunitense".
"Cosa trasportano gli aerei militari?"
"A questo punto - spiegano i parlamentari nella loro interrogazione al presidente del Consiglio ed ai ministri della Difesa, degli Esteri, degli Interni e delle Infrastrutture - vogliamo capire che cosa trasportano gli aerei militari Usa che transitano per i nostri aeroporti. Ovviamente - aggiungono i deputati di Rifondazione comunista - c'è il fatto politico dell'avversione alla concessione delle basi per la guerra in Iraq; ma sono in gioco soprattutto la salute e la sicurezza dei cittadini che frequentano infrastrutture civili come gli aeroporti ed i porti".
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