La nuova sperimentazione militare: la manipolazione del clima

La più recente arma di distruzione di massa: padroneggiare il clima, per scopi militari.

Nel libro, The Ultimate Weapon of Mass Destruction: “Owning the Weather” for Military Use, il Prof. Michel Chossudovsky, economista e autore di undici libri sul terrorismo globale e sulle crisi economiche globali, affronta un argomento scottante quale quello del terrorismo climatico. “Le tecniche per modificare l’ambiente per scopi militari (ENMOD=Enviromental modification techniques) — scrive — costituiscono nell’attuale contesto globale delle guerre, la nuova arma di distruzione di massa.

Raramente riconosciuto nel dibattito globale sul cambiamento climatico, la meteorologia nel mondo oggi può essere modificata grazie ad una nuova generazione di sofisticate armi elettromagnetiche.”

Sia gli USA che la Russia hanno sviluppato le capacità di manipolare il clima per scopi militari. Queste tecniche, atte a modificare l’ambiente, sono state applicate dalle forze armate statunitensi per quasi mezzo secolo.


Il matematico americano John Von Newman, insieme al Dipartimento della difesa iniziò la sua ricerca per la modifica del clima nel 1940, nel periodo più intenso della Guerra Fredda e previde forme di guerra climatica allora ancora inimmaginabili. Durante la guerra in Vietnam, a cominciare dal 1967, venivano usate tecniche per la formazione di nuvole secondo un progetto detto Popeye, il cui obiettivo era quello di prolungare la stagione dei monsoni per bloccare le rotte di rifornimento del nemico lungo le piste di Ho Chi Minh.

Le forze armate degli Stati Uniti d’America hanno sviluppato capacità che permettono loro di alterare i modelli meteorologici. La tecnologia, che inizialmente fu sviluppata negli anni ‘90 secondo il programma di ricerca dell’alta frequenza aurorale attiva (HAARP= High Frequency Active Auroral Research Program), era un’appendice di una iniziativa strategica di difesa detta ‘Star Wars’, ‘Guerre stellari’.

Da un punto di vista militare, l’HAARP — abolito nel 2014 — è un’arma di distruzione di massa che opera fuori dall’atmosfera ed è capace di destabilizzare i sistemi ecologici e agricoli di tutto il mondo. Ufficialmente il programma Haarp è stato bloccato nella zona dell’Alaska, ma la tecnologia che modifica il clima, pur se coperta dalla segretezza, è ancora attiva. Le modificazioni meteorologiche, secondo il rapporto finale di un documento dell’aviazione militare AF 2025, “offrono al combattente di guerra un’ampia gamma di opzioni possibili per sconfiggere o costringere alla resa l’avversario”.

Tuttavia, pare che queste modifiche abbiano la capacità di estendersi avviando inondazioni, uragani, siccità e terremoti. Se infatti pensiamo a quanti terremoti si sono susseguiti nel giro degli ultimi dieci anni, tutti periodicamente simili, si è portati a credere che dietro questi fenomeni apparentemente naturali, ci sia la mano diabolica dell’uomo. Le modificazioni meteorologiche diventeranno parte della sicurezza nazionale e internazionale e potrebbero essere utilizzate unilateralmente. Potrebbero avere applicazioni offensive e difensive ed essere usate come deterrenti. La capacità di generare precipitazioni, nebbie, tempeste, fanno tutte parte di un insieme integrato di tecnologie militari. Nel 1977, un’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ratificato una Convenzione internazionale che ha vietato l’uso militare di tecniche di modifica dell’ambiente che hanno effetti diffusi, duraturi e gravi nel tempo.

Il termine “tecniche di modifica ambientale”, si riferisce a qualsiasi tecnica che modifichi, attraverso la manipolazione deliberata dei processi naturali, la dinamica, la composizione o la struttura della Terra, inclusi la sua biosfera, litosfera, idrosfera e atmosfera o del suo spazio esterno. (Convention on the Prohibition of Military or Any Other Hostile Use of Environmental Modification Techniques, (Convenzione sul divieto di uso militare o qualsiasi altro uso ostile di tecniche di modifica dell’ambiente, Nazioni Unite, Ginevra: 18 maggio 1977)

Gli analisti militari e gli scienziati mantengono assoluto riserbo sull’argomento. I meteorologi non stanno studiando la questione e gli ambientalisti si concentrano in gran parte sulle emissioni di gas a effetto serra nel quadro del protocollo di Kyoto.

Gli Stati Uniti e i loro alleati portano avanti la guerra contro la Siria e l’Iraq e mirano all’Iran e alla Corea del Nord. E minacciano la Russia e la Cina. Il Pentagono ha stabilito le linee guida di un piano militare globale, una lunga guerra senza frontiere. La guerra meteorologica è l’ultima potente arma che può destabilizzare l’ecosistema di un nemico distruggendo l’agricoltura e disattivando le reti di comunicazione. In altre parole, le tecniche ENMOD possono minare un’intera economia nazionale, impoverire milioni di persone e “uccidere una nazione” senza l’impiego di truppe o hardware militari.

Questo saggio è dedicato alla memoria del dottor Rosalie Bertell, che fin dall’inizio ha rivelato la natura diabolica del progetto HAARP, nell’ambito di un programma integrato di armi non convenzionali. “La capacità della HAARP, ovvero, la combinazione Spacelab/razzo, di trasportare grandi quantitativi di energia, paragonabili a una bomba nucleare, in qualsiasi parte della terra tramite laser e fasci di particelle, è spaventosa.” Il progetto è probabilmente “venduto” (spiegato) al pubblico come uno scudo spaziale contro le armi in arrivo, o, ai più ingenui, come un dispositivo per la riparazione dello strato di ozono.

La speranza è che si riprenda il dibattito sui pericoli della guerra meteorologica, affinché si possa sempre più avvicinare all’obiettivo più ampio della pace mondiale che richiede l’inesorabile disarmo dell’apparato militare US-NATO.

Fonte: controinformazione.info

via Sputnik

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