La verità su Fukushima in un documentario censurato in tutto l’occidente!


Ebbene, sin dall’inizio la Tepco, gestore dell’impianto nucleare di Fukushima Daiichi, disse bugie al governo giapponese e al mondo,
per nascondere la reale entità del disastro, e la reale gravità dello stesso emerse solo in seguito. E anche i mass media occidentali censurarono e limitarono le notizie, perché dire la verità avrebbe provocato una fuga di massa dal nucleare.
Le notizie trapelavano, ma venivano relegate a bufala

Tuttavia, giornalisti indipendenti e blogger, documentavano nel web una realtà diversa da quella raccontata dai media, sia in Giappone, dove i cittadini persero totalmente la fiducia nel governo, che in Europa e nel mondo, in particolare nei paesi sotto l’ala americana. Anche se poi le notizie vere, spesso venivano relegate a “bufale”, come spesso accade quando si vuole denigrare una questione scomoda. Evidenziano le vere bufale, e poi ci infilano in mezzo anche ciò che vogliono denigrare. Così molti resteranno con il dubbio, se non con la convinzione, che si tratti di una bufala. Eppure che l’impianto di Fukushima contenesse una quantità molto superiore di materiale radioattivo, rispetto al disastro che il 26 Aprile 1986 colpì Chernobyl, è più che documentato.

La sconvolgente verità in un documentario censurato

Cosa accadde a Fukushima? Lo racconta un documentario, “A Nuclear Story – La vera storia di Fukushima”, realizzato da un giornalista italiano che da molti anni vive in Giappone, e che ha investigato in prima persona sul disastro, recandosi persino nella zona rossa, chiusa al pubblico.

Il documentario, molto molto molto interessante, non è stato trasmesso e in occidente è stato a dir pococensurato, nonostante la bontà dello stesso. È stato censurato perchè dice una verità impronunciabile.

Ebbene signori, solo la rottura di una valvola, che ovviamente non si sarebbe dovuta rompere, ha consentito di abbassare la pressione nell’impianto, evitando un Meltdown nucleare che avrebbe spazzato via l’intero Giappone!!! Avrebbe contaminato in modo letale persinoTokyo, distante 300 km, sarebbe stata la fine del Giappone! A dirlo non sono io, ma il documentario che vi invito caldamente a guardare.


Un viaggio lungo quattro anni nella duplice tragedia che ha colpito il Giappone nel marzo 2011, seguendo Pio d’Emilia, il giornalista italiano corrispondente per Sky, che vive in Giappone da più di 30 anni. Pio è a Tokyo il giorno del terremoto e decide di partire per raggiungere le zone colpite dallo tsunami: sarà il primo giornalista straniero a riuscirvi…

Si tratta di un documentario che tutti dovrebbero assolutamente guardare, perché è di grande interesse, per capire cosa è successo a Fukushima, per comprendere pienamente i rischi a cui il nucleare sottopone l’umanità, e anche come sono state gestite le cose. Il premier Giapponese, che spense le centrali nucleari e cambiò idea sul nucleare, diventando contrario, si dimise, facendo largo ad un nuovo “servitore” degli interessi degli Usa e delle Lobby. Senza il nucleare, il Giappone avrebbe dovuto rivolgersi alla Federazione Russa, per acquistare energia, e questo avrebbe aumentato il potere di Putin sul paese. Uno scenario che gli Usa hanno voluto evitare, inoltre il passo indietro sul nucleare avrebbe provocato perdite miliardarie alle lobby del nucleare.

Un’altra verità CENSURATA che tutti dovrebbero sapere, è che il Direttore della Centrale di Fukushima, di cui a memoria non ricordo il nome, ha evitato un meltdown nucleare di dimensioni super-catastrofiche come quello citato sopra, raffreddando i reattori con l’acqua di mare, nonostante la Tepco, proprietaria degli impianti, gli avesse detto di non farlo, perché evidentemente non comprendendo la gravità della situazione, si preoccupavano dei danni milionari che il sale dell’acqua marina avrebbe provocato all’impianto! Un eroe, che ha avuto il coraggio di disobbedire, ed è morto a causa delle radiazioni. Il documentario racconta la sua storia.
Dove trovare il documentario

SEGUICI SENZA CENSURE SU TELEGRAM

Il documentario, realizzato nel 2015, è un documento di valore inestimabile sul disastro di Fukushima, e almeno la Tv pubblica, avrebbe dovuto trasmetterlo. Purtroppo però prevalgono altri interessi, persino quando si parla di rischi gravi per il pianeta e per l’intera umanità. Siamo alla follia signori…

Se non potete procurarvi in altre maniere il Documentario – il cui regista e autore merita di essere sostenuto, per aver realizzato un vero documentario, che se avesse un po’ “edulcorato”, sarebbe stato pure acquistato dalle emittenti televisive, e ci avrebbe guadagnato – potete cercarlo sul web. Ho fatto una breve ricerca, e attualmente sembra essere disponibile su questo sito: http://www.cb01.zone/a-nuclear-story-la-vera-storia-di-fukushima-daiichi-2015/. Lo segnalo, perché credo che il valore documentale di questo documentario, sia di pubblico interesse, tuttavia ribadisco un caloroso invito, a chi ne ha le facoltà, di acquistarlo o di sostenere in altra maniera il meritevole autore, grazie al quale, almeno una parte dei cittadini, potranno conoscere la VERITA’ sul disastro di Fukushima.

Il documentario si conclude sottolineando come solo un errore, una valvola che si è rotta, ha salvato l’intero giappone da una catastrofe che sarebbe costata decine di milioni di vite umane. Una vera e propria ecatombe. Nell’epoca del solare, dell’eolico e delle altre energie pulite e rinnovabili, e soprattutto della free energy ancora tenuta nascosta, il nucleare non è altro che uno dei principali simboli della FOLLIA UMANA.

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