Le zone che maggiormente potrebbero risentirne sono quelle settentrionali e quelle centrali tirreniche, qui la colonnina di mercurio potrebbe arrivare a toccare anche i 38°C che con la complicità dei venti secchi di caduta potrebbero diventare picchi locali di 40°C tra Piemonte e Lombardia.
Eviteranno il colpo di coda del caldo le regioni del medio versante Adriatico e quelle meridionali. L’unica speranza di evitare la botta di fuoco è legata a una sfuriata temporalesca che potrebbe arrivare tra il 20 e il 21 di giugno. Una “sfuriata” in grado di disinnescare la bomba di caldo che potrebbe abbattersi sul Paese. Di certo in queste settimane abbiamo fatto i conti con un effetto a elastico sulle temperature. Da una parte le impennate fino a 40 gradi, poi le piogge e i temporali con il relativo abbassamento delle temperature. Un trend questo che potrebbe durare a lungo anche per tutto il mese di giugno.
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