“In relazione all’aggressione russa in Ucraina, nella sua seduta dell’11 marzo 2022 il Consiglio federale ha deciso che saranno respinte tutte le domande di sorvolo del territorio elvetico presentate dalle parti in conflitto e da altri stati, per voli destinati a prestare sostegno militare alle parti belligeranti, in particolare tramite la fornitura di materiale bellico”, si legge in un comunicato del Consiglio federale elvetico.
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Fanno eccezione i voli destinati a scopi umanitari, di assistenza medica e al trasporto di feriti, aggiunge il comunicato. Le autorità svizzere ricordano che per poter sorvolare lo spazio aereo della Confederazione, gli aeromobili militari e i velivoli di stato esteri, di regola, devono richiedere un’autorizzazione diplomatica, che in casi specifici viene rilasciata su decisione del Consiglio federale.
La Russia ha annunciato l’inizio di un’operazione militare speciale in Ucraina la mattina di giovedì 24 Febbraio. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che lo scopo dell’operazione è la “protezione delle persone che sono state vittima di violenza e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni”.
Per questo motivo, ha detto, si deve effettuare una “smilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina”, oltre che assicurare alla giustizia tutti i criminali di guerra responsabili di “crimini sanguinari contro i civili” del Donbass. Con il supporto delle forze armate della Federazione Russa, i gruppi di DPR e LPR proseguono la loro avanzata. Tuttavia, non è prevista l’occupazione dell’Ucraina, ha sottolineato il presidente russo.
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