L’ATMOSFERA TRASFORMATA IN UN PLASMA MORTALE

Grazie agli studi della giornalista indipendente Carolin Williams Palit,
di Kafka (pseudonimo) ed attraverso altre nostre indagini, si è giunti alla conclusione che l’atmosfera, per mezzo delle attività chimiche ed elettromagnetiche, è stata trasformata, almeno in parte, in un plasma elettroconduttivo. 




Il plasma, altrimenti definito quarto stato della materia, è un gas ionizzato, ossia un gas ai cui atomi sono sottratti gli elettroni. La presenza di cariche libere rende il plasma elettricamente conduttivo di modo che esso si accoppia fortemente con i campi elettromagnetici. In tal modo, in questo stato della materia, il grado di ionizzazione è sufficientemente elevato a tal punto che le interazioni elettromagnetiche tra le particelle cariche (ioni ed elettroni) sono determinanti per l’evoluzione dinamica del sistema. Si può ottenere un plasma, ionizzando fortemente un gas per riscaldamento. Ora, l’atmosfera è una miscela di gas (azoto, ossigeno, biossido di carbonio etc.): se essa viene riscaldata, ad esempio con raggi ultravioletti (si consideri la deliberata distruzione dello strato di ozono), raggi X, raggi gamma, microonde, si può ionizzare. Tale ionizzazione positiva, come osserva correttamente la Palit, è favorita dalla dispersione nella biosfera di alluminio, rame e bario, tutti metalli elettroconduttivi.

Chiarito ciò, il sistema più efficace per creare condizioni un po’ più accettabili, sembra dunque l’uso di ionizzatori. In particolare, potrebbe rivelarsi utile, per risanare gli ecosistemi, un potentissimo generatore di ioni negativi.

Gli ioni negativi, che riducono gli effetti dannosi degli inquinanti, prima che cominciasse l’infame operazione scie chimiche, in zone di alta montagna si aggiravano sui 2.000 per centimetro cubo, mentre oggi sono fortemente ridotti. Il consiglio di molti medici di trascorrere gli ultimi giorni della settimana all’aria aperta non ci pare molto saggio, considerando che le irrorazioni chimico-biologiche si intensificano proprio in quei giorni.

A causa dell’inquinamento legato ai gas di scarico degli automezzi, alle emissioni degli impianti industriali e dei mortali inceneritori, ma soprattutto per via delle scie tossiche, i benefici ioni negativi si sono ridotti, nelle aree urbane e suburbane, a 10-20 per centimetro cubo!
Negli ambienti interni, fonti di inquinamento sono specialmente il fumo di sigaretta e le fotocopiatrici.
La carenza di ioni negativi può causare difficoltà respiratorie, bruciore agli occhi, senso di spossatezza, irritabilità, stati d’ansia, ridotte capacità di concentrazione.

Gli ionizzatori sono efficaci in caso di asma, bronchiti, difficoltà respiratorie, febbre da fieno, riniti allergiche, cefalea, tensione nervosa, insonnia, paradentosi, ipotonia, ipertonia, glaucoma, nevrosi, eczemi, diabete, intossicazioni croniche e nel caso di diversi disturbi del sistema cardiovascolare.

Sarebbe auspicabile l’installazione, in punti strategici, di grossi “cannoni”, basati sul principio dei piccoli ionizzatori da appartamento, per la generazione di ioni negativi. Ciò al fine di contrastare la trasformazione della nostra atmosfera in un medium plasmatico caricato di ioni positivi.
Fonti:
Enciclopedia delle scienze, Milano, 2005, s. v. ionizzazione e plasma
Kafka (pseudonimo), Un ambiente di plasma elettroconduttivo, 2008

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